Giorgia Meloni Contro Ocean Viking

Stante le sue dimensioni e la conformazione della rada del porto reggino, la nave resterà in banchina e si sposterà solo per l’imbarco e lo sbarco di passeggeri, ossia dei migranti risultati positivi al fine di ospitarli per il periodo necessario alla negativizzazione. Torna in Calabria, dove era stata allestita, la nave quarantena che resterà a disposizione https://carovanemigranti.org/isole-canarie-55-persone-salvate-a-sud-di-fuerteventura/ per gli sbarchi previsti sulle coste della regione, in particolare al porto di Roccella Jonica. La nave Aurelia targata Snav, da qualche ora ormeggiata al porto di Reggio, era stata allestita al porto di Corigliano da Vincenzo Romeo e Giusy Russo, medici della Croce Rossa in servizio con l’Usmaf (Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera) nella nostra regione. Subito dopo era stata dirottata per necessità verso la Sicilia dove già erano in servizio altre due navi. Adesso è tornata in Calabria, regione alla quale era destinata, e da oggi, ormeggiata al porto di Reggio, resterà a disposizione.

La situazione a bordo andava notevolmente peggiorando, mentre aumentava il panico delle persone in difficoltà, che ci dicevano che le onde erano alte e che l’acqua stava entrando nella barca. Abbiamo trasmesso tutte le informazioni rilevanti alle autorità via email e le abbiamo contattate anche per telefono. Verso mezzogiorno, abbiamo informato MRCC Italia, il centro di coordinamento dei soccorsi marittimi di Roma, che la nave mercantile BRUNA era vicina al caso di emergenza e sarebbe potuta intervenire.

Destinate a schiantarsi contro tanta indifferenza”, ha scritto su twitter Carlotta Sami, portavoce dell’alto commissariato per i rifugiati (Unhcr-Acnur). « Siamo arrivati troppo tardi sul posto », hanno detto alcuni dei marittimi che hanno raggiunto l’area dove ora stanno cercando di recuperare i cadaveri. Ove non espressamente indicato, tutti i diritti di sfruttamento ed utilizzazione economica del materiale fotografico presente sul sito Fanpage.it sono da intendersi di proprietà dei fornitori, LaPresse e Getty Images. Le Guardie di frontiera ucraine, insieme alle forze armate e alla Polizia nazionale, hanno avviato una « operazione speciale » alla frontiera della Bielorussia nel timore che il regime di Minsk crei una crisi con i migranti anche su questo confine, come ha fatto con quello polacco. Saranno impiegati « attivamente » anche aerei, droni, e sistemi di sorveglianza, oltre che 8.500 persone in divisa, precisa il vice comandante delle Guardie di frontiera, Vladimir Nikiforenko. Un richiamo, quest’ultimo, rivolto soprattutto alle istituzioni comunitarie.

  • Abbiamo cercato due di queste barche, una dopo l’altra, in una corsa contro il tempo e con il mare molto mosso, con onde fino a 6 metri.
  • Sul secondo gommone di 7 metri, intercettato a 37 miglia dalla Guardia costiera, erano in 36 arrivati da Senegal, Sudan, Mali, Etiopia, Egitto, Gambia, Libia ed Algeria.
  • Il New York Times inoltre, riporta come la marina maltese sia stata accusata di aver sabotato una nave migrante al largo delle coste di Malta.
  • La posizione della Lega sulla questione è affidata al senatore Roberto Calderoli.
  • A questi occorre aggiungere i 400 già a bordo della Sea Eye e i 245 migranti imbarcati sulla Ocean Viking della francese Sos Mediterranée.
  • Complice anche l’indifferenza dell’Unione europea che interviene soltanto nel momento in cui l’Italia temporeggia nell’assegnare un porto sicuro e per ricordare – soltanto all’Italia – Che è necessario accogliere.
  • La Lega, parte integrante dell’attuale maggioranza di governo, vuole quindi vederci chiaro.

Abbiamo cercato due di queste barche, una dopo l’altra, in una corsa contro il tempo e con il mare molto mosso, con onde fino a 6 metri. Ilgoverno di Tripoli ora ha dichiarato i suoi porti “non sicuri”, tanto che il 9 aprile scorso avrebbe rifiutato l’ingresso in porto ad una sua stessa motovedetta con 280 migranti catturati in mare. Se la Libia si è considerata porto non sicuro, l’Italia e Malta non sono da meno. Da qualche mese però il tema dei migranti sembra essere sparito dalle cronache quotidiane. È’ normale, stiamo vivendo una pandemia ed i fatti “interni” hanno acquisito spesso un’importanza vitale.

A chiederlo è stata Mediterranea Saving Humans dopo l’ultimo salvataggio di questa notte che ha portato, appunto, a 800 le persone a bordo della nave della Ong tedesca che in questo momento sta facendo rotta verso Lampedusa. A poca distanza, sempre in rotta verso Lampedusa, anche la Ocean Viking con a bordo 245 migranti salvati nei giorni scorsi al largo della Libia. Con l’arrivo della bella stagione, non aumentano solo le temperature, ma anche il flusso di migranti incanalato verso l’Italia. Complice anche l’indifferenza dell’Unione europea che interviene soltanto nel momento in cui l’Italia temporeggia nell’assegnare un porto sicuro e per ricordare – soltanto all’Italia – Che è necessario accogliere. A rivolgersi nuovamente alle autorità italiane è la nave Ocean Viking della Ong Sos Mediterranéè, battente bandiera francese, ma che non ha la minima intenzione di attraccare in Francia. Con a bordo 572 migranti soccorsi da 6 barconi in 5 operazioni diverse compiute nel giro di poco più di 72 ore nel Mediterraneo centrale, l’Ocean Viking attende ora l’autorizzazione allo sbarco.

  • Lo dice all’Adnkronos Francesco Creazzo, di Sos Mediterranee, commentando l’approdo sulla costa trapanese della nave con a bordo uomini, donne e bambini in mare da una settimana.
  • Secondo la ricostruzione di quanto avvenuto in occasione del soccorso di 400 persone da parte della ‘Sea Eye 4′, queste si trovavano in pericolo di vita a bordo di un’imbarcazione in legno a doppio ponte.
  • « La nostra dottoressa e l’intero equipaggio hanno realizzato cose inimmaginabili negli ultimi giorni », ha affermatoHarald Kischlat, membro del consiglio di amministrazione della ong German Doctors e.V.
  • La Ocean Viking di Sos Mediterranee è ferma da giorni davanti all’isola di Lampedusa, in attesa di ricevere un porto sicuro in cui poter fare sbarcare i 306 migranti rimasti a bordo della nave.
  • Nel frattempo, il Parlamento ha approvato il rifinanziamento della missione delle Forze Armate per addestrare la Guardia costiera libica, alla quale da diversi anni il Governo Italiano e l’Unione Europea hanno affidato il compito di impedire ai clandestini di partire dalle coste della Libia.
  • A bordo vi sono anche 170 minori, tra cui diversi bambini, 53 donne di cui 2 in gravidanza.

In questo rapporto, forniamo una cronologia degli eventi al fine di ricostruire chiaramente come sia avvenuto questo naufragio, quali azioni e omissioni siano state compiute dalle Autorità dell’Unione Europea, e come questa strage avrebbe potuto essere evitata. Dimostreremo inoltre come tutte le autorità competenti nell’area interessata abbiano rifiutato di assumersi la responsabilità di coordinare una tempestiva operazione di ricerca e soccorso. Il New York Times inoltre, riporta come la marina maltese sia stata accusata di aver sabotato una nave migrante al largo delle coste di Malta. Il fatto sarebbe avvenuto giovedì scorso quando un ufficiale di una nave della Marina militare maltese, il P52, sarebbe salito a bordo della nave con i migranti a circa 20 miglia a sud-ovest di Malta, danneggiando il motore e lasciando la barca alla deriva. Nel frattempo, il Parlamento ha approvato il rifinanziamento della missione delle Forze Armate per addestrare la Guardia costiera libica, alla quale da diversi anni il Governo Italiano e l’Unione Europea hanno affidato il compito di impedire ai clandestini di partire dalle coste della Libia. Tutte le autorità europee sapevano da due giorni che nel Canale di Sicilia c’erano 3 barconi messi in mare dai trafficanti libici.

Secondo la ricostruzione di quanto avvenuto in occasione del soccorso di 400 persone da parte della ‘Sea Eye 4′, queste si trovavano in pericolo di vita a bordo di un’imbarcazione in legno a doppio ponte. Quando l’unità civile veloce Rise Above è arrivata sul posto il barcone presentava una falla nello scavo e stava imbarcando acqua, diverse persone erano in mare senza salvagente e sono state recuperate prima che affogassero. L’evacuazione dell’imbarcazione è stata completata solo dopo la mezzanotte di giovedì. Una persona, che aveva perso conoscenza, è stata rianimata nel corso delle operazioni. « Chiediamo all’Ue di coordinare lo sbarco in un luogo sicuro dei sopravvissuti a bordo », fa domanda l’Ong francese, puntato sulle terribili testimonianze dei migranti a bordi, tra cui ci sono anche donne abusate nei campi di detenzioni libici. « Le milizie ci hanno trattato come spazzatura, come merce, ci hanno violentato », racconta una 36enne.